Che tipo di assicurazione serve per il volontariato all'estero?

La legge 266/91 prevede l'obbligo di assicurazione per tutti i volontari che si recano all'estero ad offrire la loro nobile e necessaria attività. Costoro devono essere assicurati per tutti i rischi connessi all'attività che vanno a svolgere, in modo da far fronte prontamente ad eventuali infortuni, malattie o responsabilità civili verso terzi. 

Ad ogni modo, le assicurazioni per attività di volontariato da svolgere all'estero possono essere modellate dallo stesso volontario o dall'associazione tramite la quale viene svolta l'attività. Così facendo, è possibile stipulare una polizza assicurativa adeguatamente flessibile e personalizzata. Per quanto riguarda le attività di volontariato all'estero, la polizza assicurativa può comprendere garanzie più ampie rispetto a quelle offerte da una polizza di copertura nazionale, soprattutto per quanto riguarda quelle relative alle lesioni fisiche subite o involontariamente provocate nel corso della propria attività.

Le attività di volontariato all'estero molto spesso vengono svolte in condizioni di elevato rischio. A tale scopo, l'assicurazione per le attività di volontariato internazionale assume un ruolo di grandissima importanza nella predisposizione di una missione estera idonea agli obiettivi da perseguire. 

L'assicurazione per il volontariato all'estero, in sostanza, è estremamente necessaria se si va a fornire il proprio supporto in zone di difficile permanenza (zone di guerra, luoghi a rischio epidemie, ecc). Oltre a far riferimento alla propria associazione di volontariato, è possibile agire in autonomia per stipulare una polizza personale che possa completare eventuali carenze riscontrate nella polizza standard.